venerdì 19 agosto 2011

Alla rivoluzione sulla Fissa.

Prima hanno invaso le metropoli d'oltre oceano, poi hanno attraversato l'Atlantico e sono approdate nel Vecchio Continente. Londra, Berlino e Milano sono state le prede più logiche e naturali per questi essenziali e colorati velocipedi.
La bici a scatto fisso ha conquistato i giovani Europei.

Ma perché un mezzo così estremo e tutto sommato molto meno logico in un ottica urbana sta ottenendo un successo massiccio e rapido?
Proviamo a darci qualche risposta.


  • Il traffico delle grandi metropoli costringe i pendolari a cercare nuovi mezzi di trasporto, agili e veloci. Le "Fixed" hanno telai da pista, un solo rapporto e una dotazione ridotta all'osso che conferisce a questi velocipedi una facilità di pedalata e una velocità fuori dal comune. Questo riduce lo stress e trasforma il quotidiano viaggio verso il lavoro o l'Università in un piacevole e rilassante allenamento (della serie "L'importante è il viaggio non dove andrò") .
  •  Legato al punto precedente c'è la tipica economicità del mezzo a propulsione umana: in tempi in cui la benzina è alle stelle un mezzo rapido e con costo di esercizio pari a zero è decisamente un sogno.
  • Queste biciclette, per tradizione assemblate dal proprietario stesso, hanno la strordinaria capacità di trasformarsi facilemente in esempi di Urban Design di alto livello, sfoggiando dettagli chic e custom, rispecchiando in tutto e per tutto la personalità di chi le cavalca. Mai si è vista una fissa anonima.
  • In ultimo questi mezzi stanno vivendo una fase di popolarità intermedia fra il giocattolo per il feticista del velocipede e l'anonimo prodotto da discount: ormai ogni persona attenta allo stile (dai giovani skater ai designer professionisti) è stata contagiata dal virus della "fissa". Il mezzo di trasporto che unisce stile, ecologia, rapidità e divertimento è la preda di chi ha (o crede di avere) qualcosa di speciale da raccontare al mondo. 
Con il successo di queste biciclette sono nate diverse correnti di pensiero sulla loro destinazione d'uso, sui loro canoni stilistici, sul loro fine e sul loro reale valore.
Non è un azzardo dire che esiste una vera e propria filosofia della Fixed bike.

Tante saranno le occasioni per tornare a parlare di questi mezzi così futuristi e primitivi, intanto qualche link interessante e illuminante:
Una rapida lezione sulla costruzione di una "Fissa".

Poesia e filosofia dello scatto fisso.

Dove nascono le "Fisse" più fighe di Milano.

Nessun commento:

Posta un commento