La bici a scatto fisso ha conquistato i giovani Europei.
Ma perché un mezzo così estremo e tutto sommato molto meno logico in un ottica urbana sta ottenendo un successo massiccio e rapido?
Proviamo a darci qualche risposta.
- Il traffico delle grandi metropoli costringe i pendolari a cercare nuovi mezzi di trasporto, agili e veloci. Le "Fixed" hanno telai da pista, un solo rapporto e una dotazione ridotta all'osso che conferisce a questi velocipedi una facilità di pedalata e una velocità fuori dal comune. Questo riduce lo stress e trasforma il quotidiano viaggio verso il lavoro o l'Università in un piacevole e rilassante allenamento (della serie "L'importante è il viaggio non dove andrò") .
- Legato al punto precedente c'è la tipica economicità del mezzo a propulsione umana: in tempi in cui la benzina è alle stelle un mezzo rapido e con costo di esercizio pari a zero è decisamente un sogno.
- Queste biciclette, per tradizione assemblate dal proprietario stesso, hanno la strordinaria capacità di trasformarsi facilemente in esempi di Urban Design di alto livello, sfoggiando dettagli chic e custom, rispecchiando in tutto e per tutto la personalità di chi le cavalca. Mai si è vista una fissa anonima.
- In ultimo questi mezzi stanno vivendo una fase di popolarità intermedia fra il giocattolo per il feticista del velocipede e l'anonimo prodotto da discount: ormai ogni persona attenta allo stile (dai giovani skater ai designer professionisti) è stata contagiata dal virus della "fissa". Il mezzo di trasporto che unisce stile, ecologia, rapidità e divertimento è la preda di chi ha (o crede di avere) qualcosa di speciale da raccontare al mondo.
Non è un azzardo dire che esiste una vera e propria filosofia della Fixed bike.
Tante saranno le occasioni per tornare a parlare di questi mezzi così futuristi e primitivi, intanto qualche link interessante e illuminante:
Una rapida lezione sulla costruzione di una "Fissa".
Poesia e filosofia dello scatto fisso.
Dove nascono le "Fisse" più fighe di Milano.
Nessun commento:
Posta un commento